Cristina Comencini è una regista, sceneggiatrice e scrittrice italiana, figlia del regista Luigi Comencini e della principessa napoletana Eleonora Grifeo di Partanna. Dopo la laurea in Economia e commercio, esordisce alla regia nel 1988 con Zoo, cui seguono I divertimenti della vita privata, La fine è nota (dal romanzo di G. Holliday Hall), Va' dove ti porta il cuore (dal best seller di Susanna Tamaro), Il più bel giorno della mia vita e La bestia nel cuore. Quest'ultimo film è stato designato a rappresentare l'Italia alla cerimonia dei Premi Oscar 2006 nella categoria miglior film straniero, dopo che il film Private di Saverio Costanzo, inizialmente nominato per l'Italia, era stato scartato dall'Academy poiché girato in una lingua diversa dall'italiano. La Comencini è anche un'apprezzata scrittrice di romanzi: oltre a Matrioska, sono da ricordare Pagine strappate, tradotto in Francia (Premio Air Inter 1995) Passione di famiglia che ha ottenuto il Premio Rapallo Opera Prima 1992, Il cappotto del turco, L'illusione del bene, con il quale nel 2008 è stata finalista del premio letterario Premio Bergamo. Negli ultimi anni si è avvicinata alla scrittura di testi teatrali: Due partite, commedia in due atti scritta per quattro interpreti femminili, è stata messa in scena nel 2006 al Teatro Valle di Roma, e poi ripresa con successo in tutta Italia. Dalla versione teatrale è stato anche ricavato l'omonimo film di Enzo Monteleone, uscito in sala nel 2009. Un'altra sua opera teatrale è Est-Ovest.
Con Francesca Archibugi, Roberta Torre e Lina Wertmuller, si è cimentata nella realizzazione delle fotografie per la mostra “Volti di donna”. Le immagini e i racconti delle quattro registe, sono state raccolte nel volume “Volti di donna”, edito da Edicolors, iniziativa promossa da Dove a sostegno di Telefono Donna, per dar voce alle donne che vivono in situazioni di disagio. Le quattro protagoniste del cinema italiano celebrano le donne, la loro bellezza e il loro mondo con quattro sguardi diversi alla scoperta della femminilità.