Luolo

ZeBuk, 20 maggio 2016

Recensione                                         

LUOLO

di Elisabetta Morandi

 

 

Luolo
Elisabetta Morandi
Edicolors, 2015, 61 pag.,€ 14.00
Età di lettura: da 7 anni

 

Ascolta, lenzuolo, anche se una vita da fantasma non corrisponde alle tue aspirazioni, SEI un fantasma. Quindi mettiti il cuore in pace e vivi la tua vita da fantasma! Ti dirò di più: nella vita, ricordalo, vale sempre la pena di fare le cose per bene; quelle che ti piacciono, perché così te le godi al meglio e quelle che non ti piacciono, perché se le fai bene non dovrai rifarle”.

 

Luolo ha paura di tutto, anche di se stesso.
Il fatto è che lui è un fantasma, e questa sua paura lo rende ridicolo.

Una notte, vedendosi riflesso nel fossato di un castello diroccato, urla terrorizzato attirando l’attenzione di Orlando, un vecchio gufo un po’ scorbutico ma di grande cuore.

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Orlando, mosso a compassione, decide di aiutarlo.
Per prima cosa lo porta da Camilla, una contadina che abita vicino al suo castello, per farlo lavare insieme ad altri lenzuoli.
Camilla lo lava e lo rammenda.
Ora Luolo è come nuovo. Ma è così carino che fa fatica a fare paura. Oltre al fatto che lui proprio ha paura di fare paura!

 

Orlando allora decide di accompagnare Luolo da Leopold, un vecchio e stravagante fantasma che vive in un mulino abbandonato non distante dal castello, per insegnargli ad essere un vero fantasma.
Il compito per Leopold si rivela però difficile perchè Luolo ha troppa paura.
Il piccolo fantasma però capisce in quei giorni di voler essere uno spettro “da fracasso”, uno di quelli che non spaventa presentandosi ma facendo rumore nascosto.

Quando Leopold e Luolo tornano da Orlando al castello vengono accolti da una notizia terribile: ci sono state visite al castello da parte di gente che vuole trasformarlo in hotel con annessi campi da golf!
Così Orlando e i fantasmi, aiutati dagli animali che vivono nei dintorni, architettano un piano per impedire tutto questo. Ce la faranno? Ma soprattutto, riuscirà Luolo a spaventare come un vero fantasma, lasciando andare finalmente le sue paure?

Luolo è un fantasma tenerissimo a cui ci si affezziona immediatamente. Grazie anche alle illustrazioni di Ronny Gazzola è impossibile non simpatizzare per lui. Triste e insicuro, scontento di quello che è.
La favola narrata è una bella storia di accettazione del proprio essere. E di amicizia, quella che ti aiuta e ti insegna che non sei male neanche come sei.

La scrittura di Elisabetta Morandi è molto delicata, e dichiarata adatta ai bambini dai 7 anni in su.
Io posso dire che con molta calma ho incominciato a leggere il libro come favola della buona notte al mio bimbo, che di anni ne ha quasi 6. Ogni sera leggiamo qualche pagina, la spieghiamo e la commentiamo. E anche lui tifa per Luolo.

 


Café Littéraire da Mariomu, 11 maggio 2016

Recensione

Luolo

di Elisabetta Morandi

Trama: 
Luolo è un piccolo fantasma, dolce, simpatico ma terribilmente fifone. E' così pauroso da essere terrorizzato perfino dalla propria immagine. Per fortuna s'imbatte in un vecchio gufo reale che decide, con l'aiuto del vecchio spettro Leopold, di aiutarlo a diventare un fantasma come si deve.
 
Recensione:
Quella narrata in questo libriccino è una storia che parla di crescita e dell'accettazione di se stessi.
Luolo è un piccolo fantasma insicuro e triste, scontento del suo aspetto e del suo stesso essere. Preferirebbe tramutarsi in qualsiasi cosa, anche la più insignificante o ripugnante, tutto pur di non essere un fantasma.
Il saggio gufo Orlando, sentendolo urlare una notte, e vedendolo così affranto e inconsolabile, decide di aiutarlo.
Ma come si può aiutare qualcuno che non si accetta per come si è?
Semplice, insegnandogli a farlo!
Anche la vita da fantasma ha la sua bella dose di lati positivi e con l'aiuto di un Gufo Reale e di Leopold, il terribile spettro oblungo, che abita il vecchio mulino, Luolo li scoprirà tutti.

Luolo è un personaggio tenerissimo, a cui è impossibile non affezionarsi. La sua figura è resa ancora più dolce e adorabile dalle deliziose illustrazioni, ad opera di Ronny Gazzola, che impreziosiscono il volume, e che sono senza dubbio il pezzo forte dell'opera.
Questo senza togliere nulla alla storia che, seppur pensata per i bambini, è scritta con un linguaggio maturo, e ricercato, semplice nelle descrizioni, ma mai infantile.
La "morale della favola" è chiara sin dalle prime pagine, ma con l'andare avanti della lettura si scoprono sfumature nuove e riflessioni inaspettate. Attraverso il nostro piccolo amico evanescente, leggiamo un'insolita storia di amicizia tra le creature più improbabili, e un bell'invito all'accettarsi, all'amare e a vivere, qualunque sia la propria natura.

Considerazioni:
Come sono belle, e come sono importanti per i bambini le storie che invitano all'accettazione del proprio essere. 
Basta con queste storie che narrano di principi e principesse, di cose tanto distanti dalla nostra realtà! Ai bambini occorrono punti di riferimento reali e storie che abbiano qualcosa d'importante da insegnare.
Imparare ad accettare se stessi con i propri pregi e difetti è un modo per imparare ad apprezzare gli altri, accettandone le differenze e trovando in queste qualcosa da abbracciare e da cui trarre beneficio e non qualcosa da respingere.

Orlando, Leopold, Luolo, e tutti i loro amici, da Camilla a Luna alle tre Grazie, sono esseri diversi, che apparentemente non hanno nulla in comune, ma che si aiutano e soccorrono l'un l'altro.
Un bel messaggio che, come ho detto poco fa, ho avuto il piacere di ritrovare in altre letture dedicate ai ragazzi. Inoltre sono rimasta molto colpita da un pensiero che il nostro piccolo dolce amico, esprime durante una conversazione con lo spettro Leopold.
Luolo afferma di aver scelto di vivere da fantasma (prima di sapere che il suo aspetto lo avrebbe terribilmente spaventato), perché desiderava una vita da spettatore piuttosto che da protagonista, pensando che vedere la gente vivere sarebbe sicuramente stato più facile che vivere davvero.
 
Luolo si appoggiò a Leopold e con un sospiro triste disse: «Non sapevo. Credevo che sarebbe stato tutto più semplice, senza complicazioni. Sai, l'idea di essere una persona vera mi ha spaventato. 
Vista da dov'ero prima, la vita mi sembrava terribilmente complicata e ho pensato che un fantasma potesse guardarla da fuori senza esserne coinvolto. Invece, mi sono accorto che anche questa è vita. Diversa, forse più facile, ma non risparmia dolore, paura o delusioni. Era proprio quello che volevo evitare. Avrei dovuto chiedere... E' solo dopo, da Orlando, che mi sono accorto di quanto mi facessero paura i fantasmi». 
«Non ti sembra di esagerare?» lo rimproverò Leopold «non stai solo vivendo momenti difficili. Nella tua vita ci sono anche gioia, amicizia e sostegno. Non trovi che valga la pena di vivere per queste cose?».

Un pensiero importante (che racchiude al suo interno un intero mondo di elucubrazioni), decisamente complesso ed elaborato per essere dedicato ad un pubblico di bambini, come del resto lo è l'intero linguaggio dell'opera, scritta per i più piccini, ma resa in modo tale che qualsiasi adulto si troverà ad apprezzarla.
 
Il mio voto per questo libro:

 


Chiara Agostini - Petite Cherie, 14 aprile 201

 Recensione: Luolo 

 

 

 


 

Stefania Siano - Cricche Mentali, 13 aprile 2016

  

Recensione: Luolo di Elisabetta Morandi

 

LUOLo di Elisabetta Morandi.

 

Titolo: Luolo

Autore: Elisabetta Morandi

Editore: Edicolors

Link acquisto: Amazon 

 

Sinossi: 

Luolo è un piccolo fantasma, dolce, simpatico ma terribilmente fifone. È così pauroso da essere terrorizzato perfino dalla propria immagine. Per sua fortuna s’imbatte in un vecchio gufo reale, che decide, con l’aiuto del vecchio spettro Leopold, di aiutarlo a diventare un fantasma come si deve.
Una storia di amicizia e di crescita interiore che aiuta i bambini a superare le paure della loro infanzia.

 

 


 

Recensioni criccose

 

 

«Ascolta, lenzuolo, anche se una vita da fantasma non corrisponde alle tue aspirazioni, SEI un fantasma. Quindi mettiti il cuore in pace e vivi la tua vita da fantasma! Ti dirò di più: nella vita, ricordalo, vale sempre la pena di fare le cose per bene; quelle che ti piacciono, perché così te le godi al meglio e quelle che non ti piacciono, perché se le fai bene non dovrai rifarle».

 

 

Con questa delicata citazione vi presento il gufo reale Orlando, con lui inizia l’avventura e la crescita del piccolo e adorabile Luolo, un fantasma che rinnega la sua natura perchè odia spaventare la gente. Luolo si presenta con un visino imbronciato e con un lenzuolo tutto nero e rovinato, il burbero, ma saggio Orlando decide di aiutarlo a diventare un vero fantasma e lo conduce dalla dolce Camilla, un’umana sensibile e dal cuore tenero che rimette a nuovo il piccolo fantasma. Nella storia compare anche l’esperto e vecchio amico del gufo reale, Leopold, un fantasma che ne ha passate tante e che assume il ruolo di “insegnate di spavento” per il protagonista della storia.
Questi sono solo alcuni personaggi che incontra Luolo, il quale trasporta il lettore in una storia dolce e ovattata, ma che nasconde tanti messaggi che sono motivo di crescita e di istruzione per un bambino e per un adulto sono un ottimo promemoria.
La scrittura di Elisabetta Morandi è delicata e scorrevole, adatta a un pubblico di qualsiasi età, il tutto accompagnato dalle stupende illustrazioni di Ronny Gazzola. Graficamente il libro è realizzato molto bene, la copertina bianca fa spiccare il protagonista e cattura subito lo sguardo del lettore, i disegni sono ben rappresentati, ricchi di colori che toccano le tonalità scure, in più, una piccola chicca che ho adorato è la presenza di un piccolo Luolo sotto a ogni numerazione di pagina. 
Tuffatevi nella lettura e innamoratevi del fantasma più adorabile del mondo.
Un libro che parla di amicizia, di ottimismo e di speranza; una storia che insegna che la vita è molto più di quello che sembra.

stelle 5

 


 

Anima d'Inchiostro, 19 gennaio 2016

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